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Sciopero storico nel settore ricettivo di Tenerife: oggi e domani protesta per salari e condizioni di lavoro

Un frame dello sciopero dei lavoratori del settore ricettivo indetto dai Sindicalistas de Base de Canarias a Playa de Las Americas in questo Giovedì Santo.

Si consuma uno sciopero storico nel settore ricettivo (alloggi, ristorazione e intrattenimento) di Tenerife, in programma oggi, Giovedì Santo, e domani, Venerdì Santo. Nonostante l’ultimo tentativo di mediazione del presidente del governo delle Canarie, Fernando Clavijo, i sindacati hanno respinto l’offerta delle associazioni imprenditoriali Ashotel e Aero, che prevedeva un aumento salariale del 6% nel 2025, l’introduzione di letti regolabili per il personale delle pulizie e una clausola per tutelare il potere d’acquisto.

Un accordo sfumato all’ultimo momento

La decisione di non revocare lo sciopero è stata presa dopo un’assemblea sindacale molto combattuta. Il principale sindacato, Sindicalistas de Base, ha votato con 57 contrari e 51 favorevoli all’accordo, mentre altre organizzazioni (tranne l’USO) hanno rifiutato la proposta.

Le associazioni imprenditoriali avevano offerto:

  • Un aumento del 6% per il settore alberghiero (2% ad aprile, 2% a luglio e un ulteriore 2% retroattivo per le aziende senza accordi salariali).
  • Un aumento del 3% per ristorazione e intrattenimento (1% in più rispetto al già pattuito 2%).
  • Fondi pubblici per misure di sicurezza sul lavoro, rivolte soprattutto al personale addetto alle pulizie.

Tuttavia, i sindacati hanno giudicato insufficienti queste condizioni, sostenendo che non risolvono i problemi strutturali del settore.

Servizi minimi imposti: ricorso al tribunale

Il governo delle Canarie ha stabilito servizi minimi obbligatori tra il 15% e il 25% del personale, a seconda del reparto:

  • Pulizie: 15% per turno (almeno 1 squadra al giorno).
  • Reception e portineria: 25% del personale.
  • Ristoranti: almeno un buffet per gli ospiti, con il 15% dei dipendenti.

I sindacati Sindicalistas de Base e Comisiones Obreras hanno annunciato un ricorso al Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie (TSJC), definendo i servizi minimi “sproporzionati”.

Le reazioni delle parti in causa

  • Jorge Marichal (presidente di Ashotel) ha definito lo sciopero “una protesta senza senso”, sostenendo che le offerte erano eque.
  • Manuel Fitas (Sindicalistas de Base) ha ribadito che lo sciopero avrà un grande seguito e ha invitato le associazioni imprenditoriali a riaprire il dialogo.

Un settore cruciale per Tenerife

Il settore ricettivo nelle isole di Tenerife, La Palma, La Gomera e El Hierro impiega 76.821 lavoratori, di cui 33.633 nel comparto alberghiero. Lo sciopero rischia di avere un forte impatto sull’economia locale, soprattutto in un periodo cruciale come quello pasquale.

Cosa succede ora?

Mentre i sindacati chiedono migliori salari e condizioni di lavoro, i datori di lavoro difendono la loro offerta. La palla passa ora alla giustizia canaria, che dovrà valutare la legittimità dei servizi minimi imposti.

Se lavori nel settore ricettivo a Tenerife o sei un turista in viaggio, resta aggiornato con Vibra Canaria: i prossimi giorni potrebbero vedere ulteriori sviluppi.