Negli ultimi giorni, il quotidiano El Día ha scatenato una tempesta mediatica con due articoli fortemente polemici contro la comunità italiana residente a Tenerife. Questa irresponsabile copertura giornalistica ha generato una valanga di commenti xenofobi e razzisti sui social media, gettando un’ombra inquietante sulla convivenza pacifica che dovrebbe caratterizzare una società multiculturale come quella delle Isole Canarie.
L’impatto economico positivo degli italiani a Tenerife
È fondamentale sottolineare il contributo significativo che i quasi 60.000 italiani residenti a Tenerife hanno apportato all’economia locale:
- Investimenti sostanziali: Centinaia di milioni di euro sono stati investiti nel territorio, stimolando la crescita economica e lo sviluppo infrastrutturale.
- Creazione di posti di lavoro: L’imprenditorialità italiana ha generato numerose opportunità di impiego per i residenti locali.
- Gettito fiscale: Gli italiani contribuiscono regolarmente alle casse pubbliche attraverso il pagamento delle tasse, sostenendo i servizi essenziali dell’isola.
La condanna del razzismo e della xenofobia
È assolutamente inaccettabile che una comunità che ha contribuito così tanto al benessere dell’isola sia oggetto di attacchi discriminatori. Il razzismo e la xenofobia non hanno posto in una società moderna e civile, e devono essere condannati con la massima fermezza. La diversità culturale è una ricchezza, non una minaccia. Gli italiani, come molti altri gruppi di espatriati, portano con sé competenze, esperienze e prospettive che arricchiscono il tessuto sociale di Tenerife, promuovendo uno scambio culturale che beneficia tutti i residenti.
La responsabilità dei media
El Día, con la sua copertura sensazionalistica e distorta, ha dimostrato una grave mancanza di etica giornalistica. Un quotidiano rispettabile ha il dovere di informare in modo obiettivo e responsabile, non di alimentare tensioni sociali basate su pregiudizi e disinformazione. È vergognoso che un organo di stampa si presti a fomentare l’odio tra comunità che convivono pacificamente da anni. Questo tipo di giornalismo non solo danneggia la reputazione del quotidiano stesso, ma mina anche la coesione sociale dell’intera isola.
Un appello alla ragione e al rispetto
È imperativo che le autorità locali, i leader della comunità e i cittadini responsabili si uniscano per condannare questi atti di discriminazione e promuovere un dialogo costruttivo tra tutte le comunità presenti a Tenerife. Gli italiani residenti sull’isola meritano rispetto e gratitudine per il loro contributo alla società canaria. Invece di alimentare divisioni, dovremmo celebrare la diversità che rende Tenerife un luogo unico e attraente per persone provenienti da tutto il mondo.
Conclusione
La xenofobia e il razzismo non hanno posto in una società moderna e progressista. È tempo che El Día si assuma la responsabilità delle proprie azioni, ritratti le sue affermazioni fuorvianti e si impegni a promuovere un giornalismo etico e responsabile. Tenerife deve rimanere un faro di tolleranza e multiculturalismo. Solo attraverso il rispetto reciproco e la comprensione possiamo costruire una comunità forte e unita, capace di affrontare le sfide del futuro con solidarietà e determinazione.